standard in italiano si può rendere in modi diversi a seconda dei contesti e dell’uso come sostantivo o come aggettivo: uno standard è un modello medio di riferimento, una pietra di paragone, un campione o un punto di riferimento, per es. stabilire uno standard, adeguarsi a uno standard, essere sotto gli standard di settore; può essere un livello (qualitativo o quantitativo) o un tenore di vita, per es. aumentare lo standard di vita; può indicare una prestazione abituale o normale, per es. lo standard di un atleta o di un lavoratore (cioè quello usuale, canonico, regolare), uno standard alto o basso; in funzione di aggettivo indica qualcosa che rientra nella norma o nei parametri generali, dunque si può dire tipico, medio, uniformato o uniforme, omogeneo, per es. un contratto standard, cioè un contratto tipo o tipico, un modello (o formato) di contratto; ha generato standardizzare cioè uniformare, e standardizzazione, cioè l’uniformarsi a certi parametri ..
Categoria : Anglicismi prolifici
stock (lett. scorta) in italiano si può dire giacenza, rimanenza o fondi di magazzino (es. articoli di stock, a prezzi di stock = scontati, svenduti) o anche lotto, partita (es. uno stock di scarpe), blocco (vendita in stock = in blocco); in altri contesti si può dire scorta, provvista o anche magazzino deposito (fare stock = scorta, magazzino; vendita da stock = all’ingrosso), oppure grossa quantità (comprare uno stock di merce). L’anglicismo ha generato stoccare, stoccaggio e st..
stop 1) indica l’obbligo di arresto nella segnaletica stradale e i cartelli stessi; 2) può essere il fanalino o la luce (di colore rosso) che segnala la frenata degli autoveicoli; 3) è il tasto di interruzione del funzionamento di apparecchi e dispositivi, e in generale ogni comando che equivale a fermarsi, arrestarsi (es. intimare lo stop); 4) è anche un tassello o vite a espansione; 5) come interiezione si può dire spesso anche basta, non proseguire oltre, ferma, alt, altolà e simili. L’anglicismo è ormai assimilato nell’italiano, ha generato stoppare, stoppato e circola in locuzioni e composti come → non-stop, pit stop, s..
stress (lett. sforzo) in medicina è una tensione (fisica, psichica e nervosa) e l’anglicismo è stato ormai assimilato anche nel linguaggio comune con il significato di tensione, logorio, affaticamento (es. malattia da stress), nervosismo (es. lo stress da guida nel traffico), oppure esaurimento, spossatezza (es. stress da troppo lavoro); in senso ampio e talvolta scherzoso si può dire anche noia (es. che stress la lezione di matematica) o si usa come sinonimo di persona fastidiosa o molesta (es. sei uno stress); ha generato stressare, stressato, st..
surf (lett. frangente, cresta dell’onda) è la tavola da onde che si impiega nel → surfing, talvolta abbreviato anche in surf (abbreviazione anche di → windsurf); ha generato surfare, cioè cavalcare le onde del mare, o in informatica navigare, e anche ..
switch (da to switch = trasferire) 1) nel linguaggio tecnico, in italiano si può dire commutatore, o anche interruttore; 2) nel linguaggio economico è la proroga di un mese di un contratto a termine, oppure la possibilità di passare a un investimento a un altro della stessa famiglia, dunque un passaggio, trasferimento, commutazione o cambio di investimento. L’anglicismo ha generato switchare nel senso economico, usato anche in senso figurato nel senso di scambiare, c..
tag (lett. cartellino) 1) in italiano si può dire etichetta, marcatura o marca, cioè una sequenza di caratteri che in informatica serve a marcare un documento per successive elaborazioni automatiche, dunque una tag è anche un marcatore. 2) Nel gergo dei graffitari è anche la firma che identifica l’autore di un graffito o la sigla che lo identifica, quindi una targa, una marca. Ha generato taggare, cioè etichettare, clas..
target (lett. bersaglio) in italiano si può dire destinatario, cioè il tipo di pubblico cui ci si rivolge, es. il target di una rivista, di un prodotto, dunque anche la fetta (o fascia) di mercato di riferimento (a volte è utilizzato anche genericamente per la platea a cui ci si rivolge); nell’economia è anche l’obiettivo prefissato, da raggiungere, quindi un traguardo, una meta, uno scopo, es. fissare un target del deficit sotto il 3% del PIL. Ha generato i gergali targettizzare o targettizzazione (forme più frequenti di targhettizzare/targhettizzazione che sarebbe un adattamento preferibile, e nella confusione grafica si trovano anche le forme con una “t” sola) che per es. nel linguaggio commerciale e pubblicitario significa profilare, segmentare, dividere per fasce di interesse i de..
taxi, cioè auto con tassametro, in origine era un francesismo che in italiano è stato adattato anche in tassì, e ha generato tassista, ma oggi è pronunciato all’inglese (visto che è una parola in circolazione anche in questa lingua resa popolare per es. dal film Taxi driver, Martin Scorse..
tennis è un anglicismo ormai assimilato senza alternative, mentre il tennis da tavolo si dice anche ping pong. Ha generato tennista e t..