computer [→ computerizzato … ]

computer fino agli anni Ottanta del secolo scorso in italiano si diceva più propriamente calcolatore (elettronico), un termine poi affiancato anche da elaboratore (elettronico) che conviveva con il sinonimo metaforico e suggestivo di cervello elettronico; in seguito all’avvento dei personal computer il termine inglese si è imposto sempre più sino a diventare quasi insostituibile negli anni Duemila. Le alternative italiane – tra cui anche ordinatore o computatore (sul modello di come si dice in Francia e Spagna) – si possono oggi usare solo come sinonimie secondarie, perché non sono in uso, benché registrate dai dizionari. Ha generato il verbo computerizzare, l’aggettivo computerizzato e il sostantivo computerizzazione. Circola in svariati composti come → computer art, computer graphics

Nelle altre lingue: contrariamente a quello che si sente spesso dire, non si tratta di un internazionalismo diffuso ovunque. In francese è ordinateur, in spagnolo ordenador (computador o computadora più diffusi nei Paesi americani), in portoghese computador, in rumeno calcolator, in greco υπολογιστών (ipologhistòn), in slovacco e in ceco počítač, in finlanese tietokone, in norvegese datamaskin, nello svedese dator, in turco bilgisayar, in croato računalo, in ungherese számítógép, in islandese tolva, nell’afrikaans rekenaar. In tedesco è in uso Computer, ma si può dire anche Der Rechner, mentre in polacco ha un parziale adattamento e si scrive con la k: komputer.

11 commenti su: computer [→ computerizzato … ]

  • Una piccola curiosità : ultimamente ci sono diverse persone (compresi i miei professori del corso di aiutante programmatore) che a volte si rivolgono ai computer chiamandoli genericamente “macchine”. Questa potrebbe essere un’altra valida alternativa insieme ai “dimenticati” calcolatore ed elaboratore.

    • Grazie Davide, l’abitudine degli addetti ai lavori di chiamare “macchina” il proprio dispositivo non è recente, risale agli albori dell’informatica, quando per esempio si parlava spesso anche di “lavoro macchina” per indicare ciò che un elaboratore faceva automaticamente (si trova anche in letteratura nello spoglio della Divina Commedia di Carlo Tagliavini, IBM 1965; o nel VELI, il prototipo di Vocabolario Elettronico della Lingua Italiana di De Mauro, IBM, 1989). Anche molti progrmmatori, sin dagli anni ’90 e successivamente, chiamavano spesso, in modo affettivo, il proprio calcolatroe “la mia macchina”, e questa consuetdine si riscontra anche oggi, come da te giustamente osservato. Un saluto.

  • “Macchina” è troppo generico! E nella mente della maggior parte delle persone, detta senza contesto, significa più che altro l’automobile. Quindi se dici “Questo mese mi compro una nuova macchina”, tutti penserebbero a una nuova auto.
    Perché creare confusione?
    Le altre possibilità (non si dice le “altre alternative”, alternativa può essere solo una) sono molto più specifiche, quindi secondo me da preferirsi.

    • Le alternative, che sono spesso più di una (per estensione la parola si usa he per indicare le molteplici scelte possibili) dipendono sempre dal contesto (oltretutto scrivere a macchina – un tempo da scrivere – oggi su ben altra tastiera si equiavalgono. Macchina si può usare nel contesto informatico esattamente come nel contesto del caffè significa caffettiera e via dicendo.

  • Io uso senza alcun imbarazzo calcolatore o elaboratore… E non uso neanche “mouse” ma “puntatore” , “manopola”, o anche ” cursore”. Le alternative nella nostra bella lingua esistono .

  • In dipartimento di fisica dell’università statale di Milano un docente di informatica è uso unicamente al termine calcolatore, sempre e comunque. In pochi mesi 200 studenti fra di loro abbandonano (temporaneamente) la parola “computer”, e nemmeno ne sentono la mancanza. Di fatto una volta abituatisi qualsiasi termine può divenire sostitutivo naturale, spontaneo e colmo di quella ricchezza e accuratezza e precisione semantica di cui sembrerebbero essere avvalorati solo i millantati tecnicismi inglesi “fondamentali, necessari” della scienza e della tecnologia (ed io, nel mio piccolo, studio nel settore). Sono convinto che potremmo sostituire qualsiasi espressione inglese apparentemente intraducibile o inalterata con “albero” o “cigno” o un’altra qualsiasi parola esistente o d’artificio, eufonica nel contesto, o meglio con la proposta di un qualche savio sopra la nostra lingua e la tradizione greco-latina oltre che sopra i vari ambiti d’interesse; nemmeno nei sogni credo di poter tradurre come spero qualcuno fra noi, in Italia, possa fare. Voglio dire, per iniziare ne basta uno. Viva il mio docente.

  • Propongo per sentito dire in giro, il termine “informatico”, oppure anche il termine “computatore” così facciamo i fighi e salviamo persino il latino.

  • Molti nell’uso comune dicono anche “terminale”. Secondo te è un perfetto sinonimo di “computer” o sono due cose completamente diverse?🤔

    • Il terminale era il calcolatore perfiferico degli operatori collegato a quello centrale, però poi viene usato anche per indiare il computerm se c’è uno scmabio con alte periferiche.

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