Categoria : Medicina

day care in italiano è più precisamente un centro di assistenza diurno (per malati, anziani o per la sorveglianza dei bambini fuori dagli orari scolastici) e per estensione anche l’attività di assistenz..

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day hospital è un ospedale diurno, una clinica o struttura sanitaria per l’ospedalizzazione diurna, e per estensione anche una degenza diurna, un ricovero diurno, temporaneo, o in giornata (e anche veloce) per esempio per gli esami o le terapie in ospedale, ma con pernottamento o degenza a cas..

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day surgery è una struttura ospedaliera per interventi chirurgici diurni, dunque per interventi ambulatoriali che non prevedono il ricovero. Per estensione è anche l’intervento (chirurgico) ambulatoriale, veloce o in..

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detox in italiano si può dire più chiaramente detossinante, disintossicante, depurativo, cioè in grado di eliminare le tossine dal corpo (es. un trattamento o una die..

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doping (da to dope = drogare) si può anche dire dopaggio o drogaggio; si riferisce all’assunzione di sostanze vietate da parte degli atleti per migliorare le proprie prestazioni, ma è usato anche in senso lato: per es. il doping amministrativo, cioè l’evidenziare (sopravvalutare, pompare, ingigantire, millantare) i dati positivi del bilancio. Ha generato dopare, dopato, dopante e ..

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♦ down [2] si usa (spesso con iniziale maiuscola) per indicare un individuo affetto dalla sindrome di Down (dal nome del medico che ha studiato questa sindrome), che in italiano si può dire più propriamente trisomia 21 (dall’alterazione del cromosoma 21). In passato la sindrome si indicava comunemente con mongoloidismo, oggi disusato in medicina, mentre chi ne è affetto era indicato con mongoloide, un termine oggi sempre meno usato perché si è connotato in modo negativo o dispr..

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droplet (lett. goccioline) è un anglicismo che si diffuso nel 2020 in seguito alla esplosione del coronavirus per indicare l’emissione di particelle salivari che durante la respirazione, il parlare, tossire o starnutire può contagiare per via aerea chi è vicino, dunque le emissioni salivari o respiratorie, gli sputacchi o lo sputacchiare involontario, le goccioline e anche l’inalazione (vaporizzazione, nebulizzazione, aerosol); viene più spesso usato in modo improprio sottintendendo “distanza” per indicare la distanza di sicurezza, il distanziamento sociale, la distanza anticontagio, lo stare a distanza, lontani o alla larga per precauzione. Es. “Coronavirus e droplet: ecco la distanza di sicurezza anticontagio” (Corriere della Sera, 2/3/20); “Bar chiusi per il ‘droplet’: ‘Non c’è abbastanza spazio’” (il Giornale, 5/3/20); “A cena insieme, ma ‘a distanza droplet’” Il Secolo XIX, 2/3/20..

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