droplet

droplet (lett. goccioline) è un anglicismo che si diffuso nel 2020 in seguito alla esplosione del coronavirus per indicare l’emissione di particelle salivari che durante la respirazione, il parlare, tossire o starnutire può contagiare per via aerea chi è vicino, dunque le emissioni salivari o respiratorie, gli sputacchi o lo sputacchiare involontario, le goccioline e anche l’inalazione (vaporizzazione, nebulizzazione, aerosol); viene più spesso usato in modo improprio sottintendendo “distanza” per indicare la distanza di sicurezza, il distanziamento sociale, la distanza anticontagio, lo stare a distanza, lontani o alla larga per precauzione. Es. “Coronavirus e droplet: ecco la distanza di sicurezza anticontagio” (Corriere della Sera, 2/3/20); “Bar chiusi per il ‘droplet’: ‘Non c’è abbastanza spazio’” (il Giornale, 5/3/20); “A cena insieme, ma ‘a distanza droplet’” Il Secolo XIX, 2/3/20 mar 2020.

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