Categoria : Anglicismi comuni

trash (lett. immondizia) 1) indica un genere di spettacolo (ma anche di arte o musica) di cattivo gusto, di bassa qualità, dunque può essere per es. la tv spazzatura; spesso il trash attinge volutamente a elementi di cattivo gusto esasperati o esagerati come scelta estetica (per es. un vestito trash, cioè di cattivo gusto, pacchiano, esagerato); in modo gergale circolano espressioni come “è molto trash” o “è una trashata” che equivalgono a cafone, buzzurro, rozzo, zoticone o ai gergali “tamarrata”, tamarro, truzzo; 2) nei programmi informatici talvolta è il cestino presente sulla s..

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trial (lett. prova) in italiano si può dire 1) prova, saggio; 2) nell’ippica è una corsa di prova; 3) in informatica una versione trial indica un programma o una versione di prova, gratuita (cfr. → shareware); 4) in medicina un trial farmaceutico indica un farmaco o una terapia di sperimentazione o uno studio clinico; 5) è anche una competizione motociclistica su piste accidentate, cioè una gara fuoristrada (cfr. → cross e motocross) in cui i piloti non devono mai poggiare i piedi a terra; 6) per estensione indica anche la moto di tali competizioni, la moto trial, cioè fu..

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trip, letteralmente viaggio, in senso figurato si usa per indicare il viaggio (mentale) suscitato dall’assunzione di stupefacenti, quindi anche un’allucinazione, uno stato alterato; in senso lato si può dire anche fissazione, mania, pallino (ho il trip per le au..

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troll [→ trollare ], letteralmente, sono folletti, gnomi o creature mitologiche della mitologia scandinava, ma nel gergo della Rete sono disturbatori, provocatori, cioè gli internauti che lasciano commenti inopportuni e provocatori sulle piattaforme sociali, oppure fanno scherzi e hanno come obiettivo quello di alimentari litigi e disturbare le conversazioni. Ha generato il gergale verbo trollare molto diffuso in Rete con il significato letterale di “comportarsi da troll” (= disturbatore), dunque disturbare, provocare, e anche istigare, provocare litigi, fomentare, fare o creare confusione. In senso lato sui mezzi di informazione questo verbo è utilizzato spesso anche con il significato di prendere in giro o prendersi gioco, beffare o farsi beffe, sbeffeggiare, buggerare, gabbare, mettere in ridicolo, es.: “Come ‘Adrian’ trolla tutti. L’affondo a Mediaset è micidiale. Nella seconda puntata Celentano compare ma non parla (il Tempo.it , 23/1/20919); “Così Paolo Savona in Consob ha trollato tutti i no-euro” (Next, 5/2/2019); “Berlusconi ha trollato Giuseppe Conte davanti alle telecamere” (Giornalettismo.com, 20..

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