troll [→ trollare ]

troll [→ trollare ], letteralmente, sono folletti, gnomi o creature mitologiche della mitologia scandinava, ma nel gergo della Rete sono disturbatori, provocatori, cioè gli internauti che lasciano commenti inopportuni e provocatori sulle piattaforme sociali, oppure fanno scherzi e hanno come obiettivo quello di alimentari litigi e disturbare le conversazioni. Ha generato il gergale verbo trollare molto diffuso in Rete con il significato letterale di “comportarsi da troll” (= disturbatore), dunque disturbare, provocare, e anche istigare, provocare litigi, fomentare, fare o creare confusione. In senso lato sui mezzi di informazione questo verbo è utilizzato spesso anche con il significato di prendere in giro o prendersi gioco, beffare o farsi beffe, sbeffeggiare, buggerare, gabbare, mettere in ridicolo, es.: “Come ‘Adrian’ trolla tutti. L’affondo a Mediaset è micidiale. Nella seconda puntata Celentano compare ma non parla (il Tempo.it , 23/1/20919); “Così Paolo Savona in Consob ha trollato tutti i no-euro” (Next, 5/2/2019); “Berlusconi ha trollato Giuseppe Conte davanti alle telecamere” (Giornalettismo.com, 20/12/2018).

7 commenti su: troll [→ trollare ]

  • Ciao Alberto, quella che mi segnali è una nuova accezione che si è ormai diffusa sui mezzi di informazione, dove “trollare” è utilizzato in senso lato come farsi beffe, prendere in giro… dunque anche gabbare in questo senso (ma non in quello di truffare). A ogni modo ho approfittato della tua segnalazione per aggiungere alla voce anche questa accezione, grazie 🙂

  • Penso che si possa dire anche burlone e burlare, esempio: sei un troll= sei un burlone // mi ha trollato= mi ha burlato

    • Hai ragione, spesso è usato anche con questa forma che pone l’accento sulla burla, più che sulla provocazione ostile.

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