ace, nel tennis e nella pallavolo, in italiano si può dire colpo (palla, punto o servizio) vincente, e anche palla imprendibile.
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3 commenti su: ace
Nel tennis, “ace” e “servizio vincente” sono due cose diverse: il primo implica il punto diretto ottenuto al servizio, con pallina nemmeno sfiorata dall’avversario (se poi la sfiora, col bordo o anche col fusto della racchetta, si parla di “ace sporco”); il secondo designa invece il punto ottenuto nonostante l’avversario riesca a ribattere in qualche modo la palla. Il “colpo vincente”, infine, è quello ottenuto durante lo scambio, mai alla battuta (il semplice “vincente” però include l’uno e l’altro: “Ha tirato un vincente”).
Ma poiché, come sappiamo, “ace” significa “asso”, personalmente insisterei (e nel mio piccolo di appassionato praticante insisto) sulla parola italiana.
Grazie della precisazione, servizio vicente è un iperonimo che mi pare si possa usare e sia usato come alternativa, anche se non specifica se la palla sia sfiorata o no. Un saluto.
Ma se parliamo di tennis non è un iperonimo, è proprio il nome di un preciso tipo di colpo. L’ho spiegato. Nessun giornalista, tanto meno nessun tennista, descriverebbe mai l'”ace” come un “servizio vincente”. La distinzione è netta, anche nelle statistiche riepilogative mostrate in televisione a fine incontro o scritte sui giornali il giorno dopo, che necessariamente ricomprendono tale distinzione. Tutto ciò è anche facilmente verificabile con una ricerca in Rete.
Aggiungo che l’adozione di “asso” in luogo di “ace” fu persino di Lea Pericoli, la piú forte tennista italiana del Novecento, durante le telecronache RAI che condusse in occasione di passate edizioni degli Internazionali d’Italia. Va altresí detto che a mia memoria è stata l’unica ad avventurarsi.
Ricambio cordialmente il saluto.