trigger [→ triggerato …] (lett. grilletto) 1) nel linguaggio tecnologico indica uno scatto, un evento che si attiva in modo automatico; 2) in ambito musicale ha generato il gergale triggerato (corrispondente a triggered) che corrisponde a campionato, miscelato, per es. un suono di chitarra o batteria triggerato, cioè reso elettronico attraverso la sua manipolazione digitale; 3) in ambito informatico può indicare una procedura che si scatena, attiva o scatta in certe condizioni, dunque un evento associato o automatico, per es. un trigger può essere un aggiornamento, l’apparire di una pubblicità in Rete quando si effettua una ricerca…; 4) nel gergo informale della Rete l’aggettivo triggerato circola sempre più spesso per indicare una reazione negativa di fronte a un evento, dunque sono triggerato equivale a sono turbato, irritato, disgustato, contrariato, sconvolto, sorpreso negativamente e spesso l’espressione è associata a una faccina (cfr. → emoticon) che ne caratterizza meglio lo stato.
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5 commenti su: trigger [→ triggerato …]
Grazie ad Alberto Andeliero che ci ha segnalato l’uso gergale dell’aggettivo “triggerato” nel linguaggio della Rete.
Grazie a te Antonio.
A pensarci bene si potrebbe utilizzare il verbo “provocare” nel caso del gergo informale.
A volte mi capita di trovare il verbo relativo scritto come si pronuncia, cioè con l’aggiunta della lettera “h”, triggherare.
Che l’acca sia assente o presente, questa parola mi:
-fa arrabbiare;
-fa scattare.
Purtroppo si è diffuso anche “trigger point” che significa “punto d’innesco ” o “punto d’attivazione”
In psicologia si usa “trigger warning” che consiste in una rievocazione di un trauma.