streaming, nel linguaggio della Rete, è un sistema di trasmissione audiovisiva in tempo reale, che non prevede la copia (lo scaricamento o la memorizzazione) in locale, dunque è un flusso di dati, una trasmissione continua, e un video (in) streaming è un video in tempo reale o in diretta (riferito alla sua visualizzazione e trasmissione, e non all’essere necessariamente un evento dal vivo).
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5 commenti su: streaming
Non sarebbe meglio tradurlo con RETEVISIONE? Si tratta, in fin dei conti, di trasmissioni di video e di audio fatte attraverso la Rete. Per le trasmissioni di soli audio, si potrebbe usare il termine “reteaudizione”. Il problema del termine “retevisione” è la sua quasi omofonia con “televisione”.
Sono costretto a ripetermi: questo dizionario si limita a registrare le alternative in uso e in circolazione sui giornali, non ha come scopo quello di creare neologismi, anche se belli e morfologicamente ben coniati come “retevisione” (o “radioconnesione” per wi-fi). Non vedo la possibilità di introdurre neologismi creati a tavolino, questo lo dovrebbero fare caso mai le istituzioni, per esempio la Crusca, come lo fanno le rispettive accademie francesi o spagnole. Purtroppo l’invenzione di alternative non in uso risulterebbe un esercizio mentale sterile, inascoltato e privo di applicazioni, come è accaduto alle proposte di Arrigo Catellani (abbuio per blackout, guardabimbi per baby sitter) mai entrate nell’uso. “Retevisione” vedo che è stato usato per allargare il concetto di televisione alla rete in un processo più ampio e generale del semplice flusso di dati in tempo reale. Spero di aver risposto e chiarito meglio il taglio di questo lavoro che è pratico e descrittivo, e non prescrittivo. Un saluto.
Piattaforma (di) streaming
Servizio (di) streaming
Un’alternativa a queste espressioni è “distributore digitale”.
Anche “diretta (in) streaming” può tradursi con “diretta digitale”.
suggerisco la parola “emissione”