podcast (da broadcast = trasmissione + pod = contenitore, importato attraverso il nome commerciale → iPod) in italiano è un audio (scaricare/ascoltare un podcast = un audio) digitale archiviato e diffuso in Rete, dunque un inserto audio che per estensione indica anche una trasmissione radiofonica digitale o scaricabile anche in formati come gli → mp3.
IN FRANCESE
La parola circola anche in francese, e il Nuovo dizionario degli anglicismi dell’Osservatorio Europeo del Plurilinguismo la marca come “sconsigliata” visto che esistono a seconda dei contesti baladodiffusion (da baladeur, lettore musicale), diffuso sopratutto in Canada, téléchargement (cioè trasferimento, che noi chiamiamo → download), ascolto in linea, ma anche più semplicemente audio, o programma “à la demande” (o AAD che da noi viene detto → on demand).
Per saperne di più: https://nda.observatoireplurilinguisme.eu/articles-de-l-%C3%A0-z-nda/13566-podcast e http://www.culture.fr/Ressources/FranceTerme/Recommandations-d-usage/PODCAST-ING
IN SPAGNOLO
In spagnolo questa parola è stata adatta in pódcast (con l’accento sulla “o”). Per saperne di più: https://www.fundeu.es/recomendacion/podcast-adaptacion-al-espanol/
7 commenti su: podcast
Io proponerei “teledizione” o “teleaudizione”, essendo una dizione od udienza a distanza, come con lo televisore vedo a distanza una trasmissione.
Nell’edizione digitale di alcuni quotidiani italiani troviamo anche il termine “audioarticolo”
Suggerisco “audioprogramma”.
Siamo abituati a composti dei quali “audio” è il primo termine (audiovisivo; audiocassetta; audiolibro; audiometria). In alternativa si può ovviamente ricorrere a “programma audio”.
A me piace il termine “audiopillola”. Non ricordo dove lo sentii per la prima volta e cercando il termine su Google saltano fuori soltanto 17 risultati, ma uno di questi è sul sito della Feltrinelli (https://www.lafeltrinelli.it/voce-ai-libri): può essere abbastanza per includerlo nel dizionario? Dunque, un “podcast” (inteso come trasmissione) potrebbe essere un'”audiotrasmissione”, oppure, se si vuole tenere l’analogia con il pacchetto di compresse dove ogni pillola rappresenta un episodio della trasmissione, un'”audiocartella” (come in portoghese: https://pt.wikipedia.org/wiki/Cartela_de_comprimidos) o un'”audioconfezione”.
Grazie, a volte non sono pillole e sono lunghissimi… ma alla fine in questa accezione sono solo degli audio o appunto delle trasmissioni audio.
Palinsesto
Grazie. Palinsesto però ha un significato un po’ diverso, nel settore mediatico, e riguarda la programmazione (letteralmente un tempo indicava il riciclo delle pergamene che venivano sbiancate e riscritte).