mobbing 1) è un termine coniato da K. Lorenz nell’ambito dell’etologia per descrivere l’atteggiamento aggressivo (un assalto collettivo) con cui alcuni animali escludono un membro dal gruppo, dunque un’emarginazione, un allontanamento. 2) Per estensione, nel linguaggio comune e anche in quello delle sentenze, l’anglicismo ha assunto il significato di comportamento vessatorio soprattutto nell’ambiente del lavoro, anche se nei Paesi anglofoni non è usato in questo senso. Dunque indica le angherie, le persecuzioni sul posto di lavoro, l’ostracismo, le violenze psicologiche, le vessazioni, i dispetti, il rendere invivibile l’ambiente lavorativo, l’ostacolare e l’isolamento di un dipendente o di un membro di un gruppo, l’emarginazione, la mortificazione, lo scredito e ogni tentativo di allontanarlo (cfr. → bossing e straining). Esistono esempi d’uso dell’adattamento mobbismo, anche se di bassa frequenza e non annoverati nei dizionari.
3 commenti su: mobbing
Preferisco “persecuzione lavorativa” ma gli adattamenti “mobbismo”, “mobbizzare” e addirittura “mobbizzazione” credo rispettino le regole della lingua italiana…
propendo per MOBBISMO, è breve e rispetta le regole della nostra lingua
Vedo che l’alternativa “mobbismo” registra vari esempi d’uso, anche se non è stata registrata da alcun dizionario, dunque l’ho aggiunta. Grazie.