5 commenti su: break point

  • No, il “cambio palla” nel tennis non esiste. Lo “strappare il servizio” è metaforico, significa semplicemente aggiudicarsi il gioco in cui l’avversario è al servizio. L’alternanza in battuta non cambia mai, chiunque si aggiudichi i singoli giochi. Il vantaggio dello “strappo” consiste nel fatto che si vince il gioco in cui si parte necessariamente sfavoriti (il servizio è un notevole punto di forza).

    E “strappo”, appunto, sarebbe il traducente ideale (in serie con “strappare/strappato”): “punto strappo / punto di strappo / punto dello strappo”, “ottenere lo strappo” (per “ottenere il break”), “tizio ha due strappi di vantaggio” (per “tizio ha due break di vantaggio”), eccetera. Qualunque tennista capirebbe senza sforzo.

    • Grazie, ho aggiornato la voce, cambio palla era un errore. “Cambio-palla” indicava l’alternanza del servizio nel vecchio regolamento della palavolo, e credo indichi la stessa cosa nel tennis, ma è indipendente dallo “strappo” del servizio.

  • Attenzione, “strapp”, manca la “o” finale.

    Tutto giusto rispetto alla pallavolo, ma ribadisco che nel tennis il “cambio palla” è una situazione inesistente. Si ha invece il “cambio palle”, ossia la sostituzione delle palline in uso con altre nuove di zecca ogni 9 giochi (7 all’inizio dell’incontro). Poi, volendo citarlo, c’è il “cambio campo”, cioè l’inversione del lato del campo tra i giocatori ogni 2 giochi a partire dal primo, dunque tutti i giochi dispari (e ogni 6 punti nel “tie-break”), e ovviamente tale cambio coincide sempre necessariamente con un cambio di turno di battuta, dato che l’alternanza alla battuta è imposta dal regolamento dopo ogni singolo gioco.

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