lime

lime è un agrume verdastro (Citrus aurantifolia), simile al limone e al cedro, e anche il frutto (o gli estratti essenziali) che in italiano si può dire limetta e anche lima, benché queste parole non siano molto popolari, ma nel menù di ristoranti di alto livello si trova in italiano, es. “Lemon sour. Un sorbetto al limone con frizzi pazzi, granita al rhum e una spruzzata di essenza alla limetta; “Gamberi impanati ma non cucinati con limetta, bergamotto spremuta di marasche e polvere di olive” (ricette di Massimo Alajmo).

8 commenti su: lime

  • Salve Zoppetti,

    Vorrei segnalare che in Sicilia si usa spesso il termine “verdello” per “lime”. Lo ritiene valido da aggiungere?

    Daniel

    • Grazie Daniel, credo che le parlate reginali siano delle risorse importanti, e no conoscevo questa soluzione. Stando ai dizionari il verdello indicherebbe il cosiddetto limone d’estate, che matura tra maggio e agosto, e che è caratterizzato da un colore verdognolo, dunque per analogia in Siclia forse si usa anche per indicare la limetta (come si trova nei menu dei ristoranti stellati).

  • Secondo alcuni dizionari anche il termine “lumia” è un sinonimo regionale utilizzato perlopiù al sud, precisamente in Sicilia, di “limetta”. Io non so se sono entrambi la stessa cosa. Lascio a te la parola.🤔

  • Ho anche notato che “lime” si può pronunciarlo anche com’è scritto ovvero all’italiana (/’lime/), così il plurale regolare diverrebbe “limi”. L’ho pure sentito pronunciare così al 48esimo secondo in questo video: https://www.youtube.com/watch?v=V9Z-WpqS2ws. Bisognerebbe far capire a tutti gli italiani che si dovrebbe pronunciarlo /’lime/ e non all’inglese /’laim/, dato che con “limetta” si può facilmente fraintendere con l’utensile per limare le unghie, mentre con “lima” si può facilmente fraintendere sia la capitale del Perù (con la iniziale maiuscola) che l’attrezzo utilizzato dai falegnami, dai carpentieri e dagli aggiustatori per levigare e smussare oggetti in legno o in metallo. Che ne pensi?😉

    • Lima è la parola italiana che si ritrova in Francesco Redi (nel ‘600) o nel dizionario ottocentesco del Tommaseo, e anche limetta è una voce italiana antica: dunque queste non sono italianizzazioni di un nome inglese, al contrario rappresentano un abbandono dell’italiano in nome di un’anglicizzazione che non ha alcun perché. La pronuncia che tu indichi è errata.

  • Dicevo semplicemente che l’anglicismo “lime” va tollerato pronuciandolo com’è scritto /’lime/ invece che pronunciarlo correttamente all’inglese /’laim/, e che al plurale diventa “limi” (e non invariato o all’inglese “limes”) per analogia con l’anglicismo “drone” (lett. “fuco”), dato che la maggior parte degli italiani lo pronunciano com’è scritto /’drone/ invece che pronuciarlo correttamente all’inglese /’droun/, e che al plurale diventa “droni” (e non invariato o all’inglese “drones”), altrimenti tradurre “lime” con “limetta” è un pò come tradurre “drone” con “fuco”. Lascio la parola agli esperti.

    • Ripeto: lima e limetta NON sono traduzioni di lime, sono parole storiche (derivate dal francese a sua volta dalle voci arabe) che precedono di secoli il nostro folle ricorso all’inglese e l’abbandono dell’italiano. Tutto ciò non ha nulla a che vedere con il caso di drone, un adattamento involontario derivato dal fatto che questa parola inglese entrata per via scritta è stata scambiata per un termine italiano e dunque si è pronunciata così ed è stata italianizzata di conseguenza al plurale. Sostenere che lime vada pronunciato all’italiana è una tua opinione-soluzione che non trova riscontri nell’uso e nei dizionari. In questo lavoro di raccolta delle alternative agli anglicismi sono incluse SOLO le soluzioni in circolazione e possibili, viceversa ogni invenzione e proposta di soluzioni teoriche non in uso è respinta, perché non ha alcun senso. Purtroppo non riesco ad arginare i sempre più mumerosi commenti di chi propone soluzioni personali e campate per aria, che non solo non hanno alcun senso, ma vanno contro lo spirito e i principi di questo mio lavoro che le evita come la peste.

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