contactless

contactless (lett. senza contatto) indica un metodo di pagamento che consiste nell’avvicinare un’apposita carta a un dispositivo. Di recente l’azienda dei trasporti milanese (ATM), per esempio, accetta carte contactless in sostituzione del normale biglietto. In Svizzera è in uso l’alternativa senza contatto (cfr. https://italofonia.info/in-svizzera-si-paga-senza-contatto-a-milano-contactless/). Altre alternative poco circolanti sono pagamento a sfioramento o pagamento con appoggio.

3 commenti su: contactless

  • Buongiorno.

    Da un po’ di tempo uso l’alternativa italiana “senza contatto” e, devo dire, mi hanno capito (paradossale stupirsi quando in Italia ti capiscono se parli italiano!). Ma sono stato un po’ troppo ottimista…

    Giorni fa, in un supermercato, al momento di pagare, chiedo alla cassiera se posso pagare “senza contatto” e con la mano avvicino la carta al terminale; ma la cassiera, perplessa, mi chiede: “scusi, ma perché dice SENZA? semmai CON il ‘contact’!”. Dopo qualche attimo di disorientamento, mi riprendo, e provo a spiegarle che l’inglese “contactless” vuol dire “senza contatto”. Ma a nulla è servito. Insomma, una scena surreale.

    Oggi, altra cassiera, altro supermercato: episodio analogo. Non appena la cassiera mi ha detto “scusi, non ho capito se mi chiede di pagare col ‘contact’ o senza”, ho tagliato corto dicendole “posso strisciare?”, e lei: “ah sì, col ‘contact’!” 🙁

    Secondo me, a confondere le cose, purtroppo, contribuiscono due fattori:
    Il primo è che in effetti questa operazione si può pure eseguire appoggiando/sfiorando/strisciando la carta sul terminale, quindi anche in questo caso il “contatto” avviene (e allora mi chiedo: perché mai gli americani hanno inventato l’espressione “contactless” se il contatto può avvenire ugualmente? Mistero).

    Il secondo fattore è che si è ormai diffusa l’espressione accorciata “contact” che talvolta diventa persino “contatto” (sentito con la mie orecchie). Es.: “ posso inserire la carta? o paga col contatto?”, intendendo col “contactless” (sic!).

    Ora, mi sorge spontanea una domanda: come sarebbe assecondare quest’ultima tendenza? Distinguere, cioè, le due modalità di pagamento con carta in questo modo: “con inserimento” e “con contatto” (o con appoggio/sfioro/striscio). Che ne pensate?

    Intanto io non mi sono arreso e cercherò di usare “senza contatto” ancora per un po’ di tempo, ma se i riscontri come quelli riportati sopra dovessero essere maggioritari, a quel punto dirò: “posso appoggiare?”, “posso strisciare?”.

    Attendo vostri commenti, pareri, suggerimenti.

    Grazie
    Gino

    • Pagamento a striscio sarebbe comprensibile 🙂 Il punto è che l’inglese non è molto conosciuto, e forse sfugge che “senza contatto” è traduzione letterale. Il problema è poi che se l’anglicismo viene propagato senza alternative proprio dove si deve usare, dventa difficile proporre altre soluzioni che appaiono come non tecniche. Quanto alla decurtazione per cui tutto si riduce a “contact” hai ragione, ed è tipica italiana… dalla “spending” (che diventa il contrario di spending review, visto che vuol dire spesa, e non taglio), al basket invece di basketaball…

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