backstop

backstop è letteralmente la rete (o muro) di protezione che nella pallabase (o → baseball) si trova alle spalle del battitore per impedire che la palla finisca fuori campo e colpisca gli spettatori. Nel 2018 l’espressione è metaforicamente passata dal linguaggio sportivo a quello della politica (e in questo modo rimbalzata sulla stampa italiana) per indicare la garanzia (clausola di salvaguardia, piano B, paracadute, meccanismo assicurativo) per evitare il ritorno al confine rigido tra l’Irlanda del Nord e la Repubblica irlandese in seguito all’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea (→ brexit). Dunque il backstop della frontiera irlandese è la garanzia del confine aperto. Es. “il backstop dell’Irlanda del Nord” (La Repubblica, 10/12/2018); “backstop, cioè la clausola di salvaguardia per evitare il ritorno del confine fisico fra Irlanda del Nord e Repubblica irlandese” (il Giornale, 6/12/2018); “il fondo Esm fungerà da «backstop» (rete di sicurezza) (…) nel caso in cui le risorse a disposizione non siano sufficienti” (Corriere della Sera, 4/12/2018); “Ue non tenterà di imporre una clausola di “backstop” alla frontiera irlandese” (Il Tempo.tv 14/11/2018); “backstop: una «polizza», come l’ha definita May, per garantire che…” (Il Sole 24 ore, 21/11/2018); “backstop, ovvero una specie di tutela che consentirebbe di…” (Paese Italia Press, 11/12/2018); “il cosiddetto ‘backstop’, un piano assicurativo che interviene se i futuri colloqui commerciali…” (AGI – Agenzia Giornalistica Italia, 25/11/2018).

Una risposta a “backstop”

  • Grazie a Giorgio per la segnalazione di questo anglicismo incipiente che sarebbe opportuno tradurre prima che si diffonda.

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