advocacy si può dire patrocinio, propugnazione, cioè un’azione decisa di difesa di una causa, e anche difesa (per esempio nell’avvocatura), dunque il perorare una causa, la promozione, il sostegno pubblico. L’anglicismo circola spesso con riferimento alle azioni collettive, ai gruppi di pressione, quindi indica gli approcci che mirano a far sentire la propria voce per influenzare la politica, le leggi, l’opinione pubblica e un tour di advocay è una campagna di promozione, sensibilizzazione, appoggio ma anche di coinvolgimento e reclutamento delle persone con azioni di pubblicità/propaganda, o di persuasione/convincimento (una campagna persuasiva). Talvolta la parola è impiegata anche per indicare il coinvolgere, dunque un coinvolgimento (“fidelizzare e aumentare l’advocacy degli utenti” = coinvolgimento) e si ritrova in espressioni aziendali come Employee Brand Advocacy cioè il coinvolgimento dei dipendenti nel promuovere un marchio, o in alcune cariche lavorative: “addetto all’advocacy della società”, cioè alla promozione, pubblicità, reputazione, visibilità, immagine aziendale. Es. “il movimento potrebbe organizzarsi per agire come un gruppo d’opinione all’americana per l’«advocacy»” = patrocinio, pubblico sostegno (Corriere della Sera, 13/1/2019).
Una risposta a “advocacy”
Grazie ad Antonella Rigon per la segnalazione di questo anglicismo.