Aneddoto.
Un amico, di rara cultura e guizzante intelligenza, fine oratore, appassionato parimenti al sottoscritto di motorismo a 360 gradi, un bel giorno ormai lontano nel tempo, scrivendo su un foro a tema frequentato da entrambi, se ne uscí con qualcosa come: “Visto la nuova “concetta” della Italdesign? Che ne pensate?” Orbene, in un luogo dove “per definizione” l’itanglese era di fatto la lingua ufficiale, nessuno ha frainteso, nessuno ha riso, nessuno ha obiettato alcunché. Anzi, da lí in poi divenne spontaneamente il termine da ognuno accettato per designare, appunto, le “concept car”. Forse perché era trasparente, univoco, bello.
Una risposta a “concept car”
Aneddoto.
Un amico, di rara cultura e guizzante intelligenza, fine oratore, appassionato parimenti al sottoscritto di motorismo a 360 gradi, un bel giorno ormai lontano nel tempo, scrivendo su un foro a tema frequentato da entrambi, se ne uscí con qualcosa come: “Visto la nuova “concetta” della Italdesign? Che ne pensate?” Orbene, in un luogo dove “per definizione” l’itanglese era di fatto la lingua ufficiale, nessuno ha frainteso, nessuno ha riso, nessuno ha obiettato alcunché. Anzi, da lí in poi divenne spontaneamente il termine da ognuno accettato per designare, appunto, le “concept car”. Forse perché era trasparente, univoco, bello.