jay

jay è il nome inglese della lettera j che in italiano si chiama i lunga. Chiamarla “jay”, come purtroppo si insegna talvolta persino nelle scuole, e pensare che la pronuncia sia solo quella all’inglese (come in jet, jazz, jeans, jukebox, jolly, ma anche mujaeddin e judo) è errato e irrispettoso della nostra storia e delle altre lingue. In italiano si pronuncia i (Jacopo, Jolanda, Juventus, junior, ex Jugoslavia, juta); fino ai primi dell’Ottocento era utilizzata comunemente nei libri per indicare la i “forte” in parole come rimedj, vecchiaja, principj, ed è sopravvissuta anche nel Novecento in autori come Pirandello che scriveva “jella”. Si pronuncia “i” anche nelle parole tedesche (Gustav Jung) e di altre lingue (perestrojka), mentre nel francese si pronuncia dolce e aspirata come in bonjour, enjambement, j’accuse e abat-jour.

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