2 commenti su: clergyman

  • Anche un diacono permanente (dunque tendenzialmente un uomo sposato) o uno transeunte e persino un seminarista – diocesano o religioso che sia – può indossare da un certo punto in poi dei propri studi in seminario il «clergyman»: è improprio quindi limitare alla dicitura «abito sacerdotale», ma al più si potrebbe optare per «abito clericale».

    Inoltre essendo il «clergyman» composto da più capi e un accessorio (una giacca e dei calzoni di stoffa nera o grigio-ferro scuro più un collare ecclesiastico, come stabilito con nota CEI del 20 aprile del 1966, che non vincolava quindi il colore e la forma della camicia, è preferibile parlare di completo clericale.

    • Grazie dell’acuta osservazione (ho aggiunto nella voce), anche se quello che caratterizza questo abbigliamento è il fatto di essere senza tonaca e con giacca e pantaloni più che includere anche chi non è ancora sacerdote in modo ufficiale.

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