challenge 1) in italiano si dice gara, competizione, torneo o sfida di tipo sportivo, che prevede l’assegnazione di una coppa, trofeo o titolo, ugualmente detto challenge; 2) in alcuni sport come il tennis chiedere il challenge (cioè la “sfida” all’arbitro) significa chiedere la moviola, appellarsi alla prova elettronica della decisione arbitrale (es. dalla stampa: “Arbitri di calcio: vogliamo il challenge come nel tennis” = la prova della moviola).
5 commenti su: challenge
Tempo fa ho letto dell’Italian Book Challenge, il primo campionato italiano dei lettori italiani.
Ma se il campionato è italiano, perchè il nome della gara è in inglese?
Forse fa più figo… ops, volevo scrivere Cool.
E’ lo stesso motivo per cui a Milano l’iniziativa annuale dedicata ai libri la chiamano Book City… cfr: https://diciamoloinitaliano.wordpress.com/2017/09/17/milano-capitale-dellitanglese/
Nella citazione di cui sopra, gli arbitri non si riferiscono a una coppa, ma alla possibilità di contestare una decisione arbitrale ricorrendo a una prova elettronica. Challenge nel senso appunto di sfidare la decisione. Nel tennis di solito i giocatori hanno, se non sbaglio, un numero limitato di challenge. La prova elettronica stabilisce solitamente se la pallina è caduta fuori o dentro il campo (anche per pochi millimetri).
Ciao.
Molte grazie Fausto. Hai ragione e così ho avuto modo di modificare la voce aggiungendo la seconda accezione di challenge che hai precisato, e che mi era sfuggita. Un saluto.
“Challenge” è, molto spesso semplicemente un “problema”, soprattutto nel linguaggio aziendale