leak (lett. perdita, fuga) in italiano si dice più propriamente fuga di notizie, indiscrezione, voce di corridoio, anche soffiata es.: “Videogiochi: un leak svela diversi dettagli sulla prossima versione di…” ; talvolta semplicemente è anche un’anticipazione (non ufficiale): “Aspettando Game of Thrones: i leak dell’ottava stagione” = le notizie trapelate.
5 commenti su: leak
Titolo odierno su Lettera43: “Il leak che rivela il piano segreto per rimpiazzare Theresa May” e quel leak assolutamente evitabile rende di fatto incomprensibile la notizia a chi non ne conosce il significato. Poi la chiamano Informazione…
Grazie della segnalazione Paolo, una volta la regola numero 1 della comunicazione era quella di usare un linguaggio adatto al destinatario… oggi accade spesso che anche ottimi giiornali usino la comunicazione “della prepotenza”, cioè che impone il proprio linguaggio al lettore, oppure si rivolgono solo a una fascia di pubblico ristretta che parla come loro, evidentemente.
Per “leak”, benché poco usati, esistono anche “trapelamento” e “trapelo” (di notizie).
Grazie Elia.
Ciao, mi inserisco in questa conversazione per aggiungere un punto di riflessione.
La parola leak non è “solo” fuga di notizie o trapelamento (ad esempio una persona interna allo staff di Game of Thrones si lascia sfuggire qualcosa). A volte “il leak” è legato al whistleblowing: è una scelta consapevole portata avanti perché le azioni dell’organizzazione di cui si fa parte vanno contro i propri valori etici e le si vuole portare agli occhi del pubblico senza esporsi pubblicamente.
“Trapelare” e “fuga di notizie” non trasmettono lo stesso significato, “soffiata” e “indiscrezione” hanno anche connotazioni negative.
Tutto questo per dire che a volte, purtroppo, l’uso della parola inglese può essere giustificato dalla mancanza di un corrispettivo italiano